Richiesta di soccorso

 

INDISPENSABILE SE TRATTASI DI:

 

  • Infarto cardiaco, arresto cardio respiratorio;
  • perdita di coscienza;
  • shock;
  • lesione di colonna vertebrale;
  • trauma cranico;
  • lussazione di spalla;
  • traumi agli arti inferiori;
  • emorragia grave;
  • seppellimento in valanga;
  • bambini feriti - numerosi feriti;
  • località impervia di difficile accesso.

 

 

NUMERI TELEFONICI:

 

118

Numero unico per chiamate di emergenza sanitaria

 

1515

Corpo forestale dello Stato

Segnalazione incendi boschivi

Chi chiama deve poter essere rintracciatao dai soccorritori:restare possibilmente nel posto da cui si è chiamato

 

 

 

In caso di chiamata per un intervento di Soccorso Alpino prepararsi a fornire le seguenti informazioni:

 

  • Generalità di chi effettua la chiamata
  • N° di telefono da cui si sta chiamando
  • Tipo di incidente (escursionismo - parete valanga - disperso - speleo - forra)
  • Luogo dell'incidente
  • Numero infortunati o dispersi e se possibile loro generalità; numero superstiti
  • Orario presunto dell'incidente
  • Diagnosi sommaria (se possibile)
  • Informazioni sulla possibilità di intervento con elicottero (caratteristiche morfologiche del terreno, condizioni meteorologiche, ecc.) ci sono ostacoli? (linee elettriche, teleferiche, funivie, boschi)

 

 

Primo soccorso

MEDICALIZZARE SUL TERRENO

 

LE PRIORITA':

 

1. Assicurare la respirazione e il circolo sanguigno

2. Sospettare e proteggere traumi vertebrali

3. Immobilizzare le fratture

4. Sedare il dolore

 

VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DELL'INFORTUNATO

 

E' cosciente? (Piena coscienza - stato confusionale - agitazione incoscienza).

Come respira (in maniera valida - irregolare - debolemente).

C'è polso carotideo su un lato del collo? (Valido - debole - assente)

Muove i quattro arti?

C'è dolore?

Ci sono ferite sanguinanti?

 

 

LE TECNICHE DI RIANIMAZIONE

 

APERTURA DELLE VIE AEREE

Ispezione della bocca e liberarla da materiale estraneo (terriccio, neve, dentiera, sangue, ecc). Estendere con cautela il capo, sospingere la mandibola verso l'alto e in avanti.

Attenti a possibili traumi delle vertebre del collo!

 

RESPIRAZIONE ARTIFICIALE

Tenere ostruito il naso del ferito e ventilare bocca-bocca. Osservare se il torace si espande all'insufflazione. Eseguire 12-15 insufflazioni al minuto.

 

MASSAGGIO CARDIACO

Ferito sdraiato sulla schiena, su di un piano rigido, il soccorritore è in ginocchio al suo fianco. Si individua la fine dello sterno, due dita sopra di essa è l'area di compressione. Sovrapporre qui il palmo di una mano e l'altra sul dorso di questa, a dita intrecciate.

Con le braccia tese, comprimere lo sterno con il proprio peso, per abbassarlo 4-5 cm. Rilasciarlo senza spostare le braccia. Eseguire circa 80 compressioni al minuto.

 

2 INSUFFLAZIONI / 15 COMPRESSIONI

(1 soccorritore)

 

1 INSUFFLAZIONE / 5 COMPRESSIONI

(2 soccorritori)

 

CONTUSIONI - DISTORSIONI - LUSSAZIONI - FRATTURE

Un evento traumatico può provocare una delle lesioni sopra elencate.

Sospettate sempre questo tipo di danno se compaiono dolore nella parte, gonfiore, colorazione più rossa della cute, impossibilità di muovere la parte.

Non tentate di muovere o correggere la posizione dell'arto, rispettate la posizione che il ferito assume da sé per minimizzare il dolore: cercate di raffreddare la parte con neve, ghiaccio, impacchi d'acqua fredda, senza portarli a diretto contatto della cute.

Immobilizzate in maniera rigida l'arto o l'articolazione: utilizzate una modica imbottitura tra la parte e il corpo rigido che fungerà da stecca (racchetta, piccozza, rami, ecc), e fasciate stabilmente. Se possibile immobilizzate le articolazioni a monte e a valle della zona interessata.

 

 

TRAUMI VERTEBRALI:

Molto pericolosi perché possono danneggiare in maniera irreparabile il midollo spinale, conseguendone poi anche paralisi permanenti.

C'è dolore alla schiena? Formicolio o insensibilità degli arti, alle mani, ai piedi? Impossibilità o difficoltà di muoverli?

Sospettate sempre questo trauma per incidenti di certa gravita (cadute dall'alto, scivolate con urti contro ostacoli, ecc.) e richiedete un soccorso organizzato.

Questi infortunati possono essere spstati, soltanto se immobilizzati sul dorso e su di un piano rigido!

Evitate movimenti anche minimi del collo!

 

TRAUMI CRANICI:

Ne sono segni: alterazioni o perdita dello stato di coscienza, sonnolenza, vertigine, vomito, sanguinamento dalle orecchie, dal naso, disturbi della vista, un diverso diametro delle pupille. Mantenere sempre la testa alta rispetto al corpo e sorvegliare la respirazione ed il battito cardiaco. Questi feriti possono richiedere interventi di rianimazione.

Richiedere un soccorso organizzato.

 

FERITE - EMORRAGIE

Si deve porre molta attenzione nei tentativi di ripulire una ferita con mezzi di fortuna (es. acqua) poiché c' è sempre il rischio di contaminarla più in profondità.

È preferibile coprire con tessuti puliti - se non disponete di garze - ed eseguire poi fasciature di protezione.

In caso di sanguinamento create sulla fasciatura una imbottitura e poi fasciate nuovamente cercando di esercitare una certa compressione sulla zona: non stringete troppo forte per non bloccare tutta la circolazione a valle della ferita.

 

SHOCK

L'infortunato presenta la cute fredda, pallida, sudata. Il polso è molto veloce, appena percepibile, il respiro accelerato, può essere molto agitato ansioso od anzi sonnolento, con sensazione di svenimento.

Non somministrate bevande, assolutamente non alcolici; copritelo per evitarne il raffreddamento e - isolandolo dal suolo - sdraiatelo sulla schiena con le gambe sollevate, testa in basso (posizione antishock) se cosciente.

Se incosciente adottate la "posizione laterale di sicurezza": sdraiato sul fianco, la testa feggermente estesa all'indietro, sorvegliate la respirazione ed il battito cardiaco.

 

MORSO DI VIPERA

Mantenere la calma, tranquillizzare il ferito.

Evitare di incidere e/o succhiare la ferita: queste manovre favorirebbero la diffusione dei veleno. NON praticate iniezioni di siero, rischioso perché può provocare uno shock allergico.

Bisogna invece effettuare un bendaggio compressivo dell'arto (gamba o braccio), senza sfilare gli indumenti, con una fascia alta e robusta, applicata dalla sede del morso verso valle, e poi risalendo lungo l'arto verso il cuore.

La fasciatura deve risultare rigida e robusta. Successivamente steccare ed immobilizzare l'arto, che dovrà essere mosso il meno possibile. Non far muovere il ferito.