Il Decalogo

1. Il socio puo' essere sia uomo che donna, purché maggiorenne e vaccinato; in caso contrario deve essere accompagnato dalla mamma, le cui caratteristiche pero' devono rispettare precisi canoni estetici (tipo Sharon Stone potrebbe andare bene); data la filosofia del "gisette", per quanto attraenti, non sono ammesse le consorti dei soci stessi (per le morose ci si puo' mettere d'accordo).

 

2. Il socio deve riconoscere l'autorita' del Guru (presidente onorario), il cui giudizio e' insindacabile e inappellabile, soprattutto nei momenti di orgasmo alpinistico, nei quali occorre seguirlo anche quando si ha la netta sensazione che la cosa migliore sia quella di tornare indietro.

 

3. Il socio, raggiungendo con altri, il 50% piu' uno dei partecipanti al giro, puo' annullare quanto disposto al punto precedente, previa discussione 'amichevole' con l'autorita' riconosciuta - il Guru -. In questo caso si parla di ammutinamento legalizzato.

 

4. Il socio non deve vedere il risultato tecnico come unico traguardo da raggiungere a tutti i costi; in taluni casi il fatto di dover rinunciare ad una meta non gli deve impedire di raggiungere altri tipi di traguardi, come per esempio, una buona trattoria, dove consolarsi con i piedi sotto ad una tavola, assaggiando le specialita' culinarie della zona e affogando i dispiaceri per il mancato orgasmo alpinistico, dentro un buon bicchiere di vino rosso (anche tre o quattro in assenza di obblighi di guida).


5. Il socio deve avere bevuto almeno una volta (meglio se cio' accade tutte le sere) un bicchierino di "Graspa dei Amighi", o in alternativa avere bevuto 8 diversi tipi di grappa (sono esclusi i liquori di grappa, in quanto non conformi); sono esonerati da tale obbligo gli astemi veri (col casso che bevo!).

 

6. Il socio che si trova a dover bivaccare e' tenuto a provvedere alla propria igiene personale con ogni mezzo, considerando prioritario il bide' rispetto a qualsiasi altra forma di pulizia. La pulizia delle ascelle e dei piedi rimane comunque condizione minimale e quindi vincolo fondamentale per poter accedere ai locali comuni, siano essi di rifugio, di bivacco, di casa o di semplice automobile.

 

7. Il socio non deve bestemmiare... per il resto gli sono concesse tutte quelle espressioni tipiche del vernacolo veneto. Accettate pure tutte le espressioni contenenti i sinonimi che si riferiscono agli organi genitali maschili e femminili (per es. porca fessurina, pisello di Budda, ecc..ecc..).

 

8. Il socio puo' proporre di aggregare alla comitiva non piu' di due non soci, sempre che non si tratti di esponenti di sesso femminile aventi le caratteristiche di cui sopra (vedi Sharon Stone): nel qual caso il numero diventa illimitato ed il socio acquisisce il diritto di scaricare il 70% del contenuto del proprio zaino all'interno degli zaini degli altri soci.

 

9. Il socio che durante una via ferrata si trovasse per una serie di fortunate circostanze a seguire un'altra comitiva il cui fanalino di coda risulti essere una fessurina di un certo livello, e' tenuto prima di tutto a porre particolare attenzione a non scivolare sulla corda inevitabilmente umida e, a sera, a offrire a tutti un giro di birre o altre degne sostanze sostitutive.

 

10. Il socio che "tira" il bidone alla vigilia di una uscita, viene giudicato dal Consiglio ed in caso di giustificazioni di scarsa rilevanza, viene la prima volta ammonito (con obbligo di portare un salame, o insaccato alternativo) e la seconda, sospeso in attesa di giudizio, con obbligo di organizzare una cena sociale a sue spese, che si terra' in luogo da lui indicato.

 

Addi', 3 settembre 2001 - IL CONSIGLIO DIRETTIVO